Agenas, gli screening per il tumore mostrano criticità al Sud

L’adesione della popolazione agli screening oncologici migliora ma rimane bassa, con “valori sotto le soglie ottimali”, persistenti “criticità” e frammentazione territoriale. Nel 2024 sei regioni non superano la soglia minima di copertura del 35% della popolazione per la mammografia. Per lo screening del tumore del colon retto, 7 regioni non arrivano al 25% di copertura minima. Per lo screening alla cervice uterina, questa soglia non è raggiunta da 3 regioni. Le migliori performance sono quelle di Trento, Toscana, Emilia-Romagna, Umbria, Veneto, Piemonte e Bolzano. Mentre Campania, Sicilia e Puglia restano tra le regioni con adesione più bassa. Per lo screening al colon retto, l’obiettivo è il raggiungimento del 25% di copertura, come effettivamente fatto da 14 regioni: non lo hanno invece raggiunto l’Abruzzo che si ferma al 24%, la Campania al 14% il Lazio al 22%, la Puglia al 5%, la Sicilia al 14%. A cui si aggiungono Calabria e Sardegna di cui il report non riporta i dati. Per il tumore alla cervice uterina, 18 regioni raggiungono il target del 25% di adesione, mentre la Pa di Bolzano si ferma il 13%; anche in questo caso i dati di Calabria e Sardegna non sono riportati. Complessivamente il Nord ha performance più elevate, con adesione allo screening mammografico al 55%, al colon-retto al 42% e alla cervice al 45%. Al Centro l’adesione è più bassa (47%, 29%, 41%). Al Sud è molto critica (36%, 15%, 34%), con performance lontane dagli standard nazionali.

Questi i risultati del report sulle Reti oncologiche, presentato dall’Agenzia Nazionale dei servizi sanitari regionali, da cui emerge la mancanza di dati da Calabria e Sardegna, che li stanno inviando in questi giorni. Nello specifico, il monitoraggio evidenzia che, per lo screening alla mammella, il target del raggiungimento di un’adesione almeno al 35% della popolazione femminile che riceve l’invito è raggiunto da 15 regioni, con il valore più alto nella Pa di Trento pari quasi al 73%, seguito dall’Emilia Romagna con il 67%. Sottosoglia la Basilicata (in calo e si ferma a 33%), la Campania (che cresce ma non va oltre il 32%), la Puglia e la Sicilia (rispettivamente con il 34 e il 29%).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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