E’ stato presentato nella sede di palazzo Camponeschi dell’Università dell’Aquila il report ‘Potenzialità e prospettive del settore cinematografico e audiovisivo in Abruzzo. Un’indagine preliminare’ – frutto del lavoro dell’Osservatorio interuniversitario sul Cinema e sugli Audiovisivi in Abruzzo (Oica) e della Fondazione Openpolis – nell’ambito del progetto ‘CineAb’ finanziato dal Mur con fondi Prin 2022 Pnrr. Nel dossier, ora pubblico e disponibile online, si analizzano produzione, formazione, professionisti, location e pubblico, con dati e grafici basati sulle fonti disponibili. In Abruzzo risultano 278 imprese attive nel settore, con ricavi per circa 228 milioni nel 2023, 177 professionisti nati in regione – meno di un terzo donne – e 119 location censite in 78 comuni. “Il settore ha potenziale, ma servono più risorse e dati strutturati”, ha detto Michele Vannucchi di Openpolis. “Conoscenza e strategie condivise sono fondamentali per rendere il comparto stabile”, ha aggiunto il professor Mirko Lino dell’Ateneo aquilano. Gli autori propongono lo sviluppo di un Centro Studi per supportare la Film Commission e gli operatori locali – con attività di monitoraggio, analisi e proposta. La conferenza stampa di oggi è stata preliminare al convegno ‘L’immaginario abruzzese. La costruzione audiovisiva del territorio’ – in programma oggi e domani all’Università dell’Aquila – con tavoli di lavoro e sessioni aperte anche al pubblico. All’incontro con la stampa sono intervenuti anche Federico Pagello e Gianluigi Rossini – dell’unità di ricerca dell’Università di Chieti-Pescara – oltre a Fabio Andreazza (Unich), ricercatore principale del progetto Prin-Pnrr ‘CineAb’. Presente anche la Film Commission abruzzese: il presidente Piercesare Stagni ha sottolineato l’importanza del dialogo tra la stessa istituzione e il mondo accademico. “Mi preme sottolineare un aspetto – ha detto Rossini – il cinema, come espressione culturale, può essere considerato parte di un sistema industriale specifico e come tale va analizzato”
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