La Regione Abruzzo è la prima fra le regioni italiane a darsi un protocollo condiviso tra Consiglio e Giunta per la gestione dell’attività di leale collaborazione, definendo una “buona prassi” che si candida a divenire modello per le altre amministrazioni regionali. La necessità di attivare le linee guida condivise tra l’organo legislativo abruzzese e quello esecutivo, deriva dalla volontà dei Presidenti di Giunta e Consiglio, formalizzata in un atto di indirizzo sottoscritto nel mese di marzo 2025, di costituire un fronte unico di “difesa” della normativa regionale oggetto di contenzioso.
Con l’approvazione definitiva del documento, avvenuta a fine giugno, viene sancito un patto di collaborazione continua e professionale tra i soggetti protagonisti del lavoro di leale collaborazione: il Direttore della Direzione Affari della Presidenza e Legislativi pro tempore del Consiglio e il Direttore del Dipartimento Avvocatura Regionale e Attività Legislativa pro tempore della Giunta. Le linee guida prevedono che, a prescindere dall’iniziativa legislativa, le controdeduzioni al Consiglio dei Ministri siano redatte a “quattro mani”, dando infine al Presidente di Regione tutto il supporto utile per dimostrare dinanzi agli organi statali la bontà della normativa regionale e proporre, quando necessario, eventuali correttivi per il superamento delle osservazioni. L’Assemblea legislativa, per agevolare questo percorso e offrire la massima trasparenza documentale, ha istituito, a servizio dei Consiglieri regionali, una banca dati che contiene le indicazioni formulate dai Ministeri, le controdeduzioni predisposte dalle strutture regionali, sino all’eventuale impegno assunto dal Presidente. Il piano messo in atto da Regione Abruzzo è stato presentato a livello nazionale, in occasione della riunione dell’Osservatorio Legislativo Interregionale dello scorso 10 aprile. Le altre regioni hanno mostrato vivo interesse per il “modello Abruzzo”, ritenendolo funzionale alla gestione della complessa attività sottesa ai rapporti tra Stato ed Enti locali.