Migliorano nel 2024 i Conti dell’Inps ma crescono in modo deciso i trasferimenti da parte dello Stato, anche a causa degli sgravi e degli incentivi per l’occupazione e per le erogazioni per l’Assegno unico per i figli a carico. Il Civ ha presentato il Rendiconto per l’anno secondo il quale sono stati registrati accertamenti per 573,128 miliardi e impegni per 558,123 miliardi con un saldo della gestione finanziaria di competenza superiore a 15 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 12,188 segnati nel 2023. Il risultato economico di esercizio è stato positivo per 1,029 miliardi (in calo rispetto ai 2,063 del 2023) mentre si registra un avanzo patrimoniale netto in crescita a 35,31 miliardi. I trasferimenti correnti da parte dello Stato hanno raggiunto quota 180,740 miliardi con una crescita del 9,7% sul 2023 e dell’83,06% sul 2014. “Un risultato importante per l’Istituto – ha spiegato il presidente del Civ, Roberto Ghiselli – e un ulteriore elemento che attesta l’equilibrio del sistema previdenziale pubblico italiano il quale, per la rilevanza economica che ricopre nell’ambito della contabilità generale dello Stato, contribuisce alla stabilità complessiva del “sistema Paese”. Ma se le entrate contributive crescono del 5,5% fino a superare i 284 miliardi il balzo percentuale più rilevante è quello dei trasferimenti da parte dello Stato. Mentre per le entrate contributive la crescita in 10 anni è stata del 34% l’apporto dello Stato ha segnato un +83,06%. Nel 2024 è aumentata la spesa per le pensioni previdenziali (+5,4% quasi interamente a causa del recupero dell’inflazione) arrivata a sfiorare i 320,6 miliardi e quella per gli interventi per la famiglia che con 26,18 miliardi ha segnato un +9,8%.
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