Porto di Pescara, chiesti fondi per il dragaggio al Ministero

Tavolo tecnico-istituzionale al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti convocato su richiesta del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio per affrontare la situazione di emergenza che colpisce il porto di Pescara, causata da un grave imbonimento dei fondali.

Durante la riunione è emersa la comune volontà di procedere con urgenza alla programmazione e attuazione degli interventi di dragaggio necessari al pieno ripristino dell’operatività dello scalo.  Nello specifico si è rappresentata la necessità di avere provvedimenti immediati o in deroga alla legislazione vigente.

“Il porto di Pescara è una infrastruttura strategica non solo per l’Abruzzo, ma per tutto il sistema logistico dell’Adriatico – ha sottolineato D’Annuntiis – La Giunta Marsilio conferma la massima attenzione sul Porto di Pescara. La Regione Abruzzo ha infatti già destinato oltre 56 milioni di euro, attraverso fondi FSC e fondi ministeriali, per il nuovo porto e la deviazione del fiume Pescara. Il sottosegretario Iannone ha rappresentato al tavolo la necessità di individuare siti, anche fuori regione, che possano recepire il materiale del nuovo dragaggio per poi arrivare ad una soluzione definitiva anche attraverso deroghe”.

Il tavolo è stato riaggiornato a lunedì 7 luglio e la Regione Abruzzo continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione e a collaborare attivamente con il Governo per garantire risultati efficaci e duraturi.

Ha partecipato, per conto del Presidente, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Umberto D’Annuntiis  unitamente a Paolo D’Incecco. Presenti il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Antonio Iannone, Il MASE, l’onorevole Guerino Testa, rappresentanti della Direzione generale per i Porti, della Logistica e l’intermodalità del MIT, della Direzione marittima della Capitaneria di Porto di Pescara, dell’Autorita  di Sistema Portuale, del Comune di Pescara e dell’ARPA regionale.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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