In Abruzzo, entro il 2029, saranno 64.400 i lavoratori che lasceranno uffici e fabbriche per andare in pensione. Lo rileva l’Ufficio studi della Cgia di Mestre. Del totale, 31.400 sono dipendenti privati, pari al 48,8 per cento della platea da sostituire, mentre la restante parte riguarda lavoratori del settore pubblico e autonomi. L’Abruzzo figura inoltre tra le regioni con il più alto indice di anzianità dei dipendenti privati: nel 2023 il rapporto tra over 55 e under 35 è stato pari a 77,5, contro una media nazionale del 65,2. Il dato colloca la regione al quarto posto in Italia, dopo Basilicata, Sardegna e Molise. La necessità di sostituire decine di migliaia di addetti in pochi anni rappresenta una sfida rilevante per il mercato del lavoro regionale e per le imprese chiamate a far fronte a un progressivo invecchiamento della forza lavoro.
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