“La nostra grande vittoria dell’anno scorso, ottenuta al primo turno con oltre 10mila voti in più su Costantini e circa mille voti in più rispetto all’insieme di tutti i candidati avversari, così come confermato dal riconteggio giudiziale dei voti, è stata annullata da una sentenza del Tar che, da avvocato prima che da sindaco, ritengo possa essere totalmente riformata con un appello al Consiglio di Stato”. Così sui canali social Carlo Masci, sindaco di Pescara dove si tornerà alle urne, per 27 sezioni il 24 e 25 agosto, perché il Tar ha rilevato ‘gravi criticità’ annullando gli atti di proclamazione del sindaco e dei consiglieri comunali. Masci, primo cittadino del capoluogo adriatico è intervenuto sottolineando che “non è semplice accettare il fatto che una elezione vinta in maniera così netta venga annullata perché alcuni presidenti di seggio hanno commesso errori formali – ha aggiunto – Voglio pensare che questi presidenti abbiano sbagliato in buona fede, per incapacità, per non conoscenza delle norme, per confusione. Se così non fosse sarei il primo a volerlo sapere e a chiedere giustizia, perché i loro errori hanno danneggiato noi che abbiamo vinto, non certo chi ha perso sonoramente. Anzi, chi ha perso l’anno scorso, grazie a quegli errori, oggi ha una chance che mai avrebbe sognato di poter avere. Non voglio e non posso neanche immaginare, e spero di non dovermi mai ricredere su questo, che qualcuno possa avergliela data agendo in maniera dolosa contro di noi. – ha continuato – Questa situazione danneggia pesantemente la città, che oggi, nel momento della massima crescita, è costretta a rallentare, se non a fermarsi. Io non sono mai stato un sindaco a mezzo servizio, un sindaco ordinario, ho lavorato fino a 20 ore al giorno con amore, passione, coraggio e determinazione, non mi fermerò certo ora. Adesso dobbiamo impegnarci tutti, tornare in campagna elettorale, affinché i prepotenti, quelli che si distinguono per la carica di odio inesauribile che mostrano ogni volta, per le falsità e le denigrazioni, per le accuse infondate e le offese personali, siano definitivamente sconfitti e non possano tornare alla guida della nostra città, con quegli effetti negativi che abbiamo già conosciuto in passato e che nessuno vuole rivivere. Il voto dei cittadini è sovrano, a quello ci siamo sempre appellati, e per questo rientriamo in campagna elettorale con fierezza e con il sorriso di chi si impegna sempre per il bene comune. Nel frattempo, gli avvocati lavoreranno ancora, perché quella sentenza non ci convince affatto, perché vogliamo giustizia anche in sede giuridica dal Consiglio di Stato, ma è evidente che non posso accettare che Pescara resti sospesa in attesa di una sentenza mentre il mondo corre veloce. – ha concluso – Vi chiedo di darmi, ancora una volta, la vostra fiducia, di essere, come l’anno scorso, protagonisti al mio fianco per una nuova strabiliante vittoria, di dare il vostro sostegno convinto alla mia persona e ai tanti amici che ci accompagnano in questa grande avventura, per non fermare la città in movimento”.
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