Flaiano, in una lettera all’amico Scarpitti, definiva le vette abruzzesi “le nostre basiliche”. E proprio tra “le nostre basiliche” si svolge la rassegna I Monti che suonano, a cura della musicologa Antonietta Cerocchi, che vede protagonisti I Solisti Aquilani.
Nel concerto finale, in programma venerdì 8 agosto (si veda programma dettagliato in calce), l’orchestra da camera abruzzese, con la direzione artistica di Maurizio Cocciolito, ospita un artista straordinario come Mario Brunello.
Alla Grancia Santa Maria del Monte – Campo Imperatore, Santo Stefano di Sessanio (L’Aquila), a proposito di vette, di Abruzzo interno, di centri da conoscere, amare e promuovere, ci si potrà immergere nella magia della musica in un contesto naturale mozzafiato, dove l’arte e la bellezza del paesaggio si fonderanno in un’esperienza multisensoriale. Il progetto nato in sinergia con l’associazione naturalistica Il Cammino del Gran Sasso, è un inno alla bellezza del territorio e alla sensibilità ambientale.
Un’esperienza immersiva per un turismo colto e sostenibile.
Alla rassegna (che ha proposto già due concerti nel mese di giugno) partecipano solisti di fama internazionale: Daniele Orlando, primo violino dei Solisti Aquilani; Alessandro Carbonare, primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia; e il violoncellista Mario Brunello unico italiano a vincere il Concorso Čaikovskij di Mosca, ideatore della rassegna «I suoni delle Dolomiti».
Il concerto conclusivo dell’8 agosto è preceduto da una introduzione a cura di Raffaele Pozzi, docente ordinario di Musicologia e Storia della musica dell’università Roma Tre, e ha una durata di 40 minuti per lasciare spazio all’immersione nel paesaggio.