A luglio 2025, secondo i dati Istat elaborati dall’Unione Nazionale Consumatori, Pescara registra un’inflazione annua dell’1,6%, pari a 393 euro di spesa aggiuntiva per una famiglia media, mentre Teramo segna un +1,2%, con un aggravio di 295 euro annui. Entrambe le città risultano al di sotto della media nazionale, che si attesta su un rincaro di 427 euro l’anno per una famiglia tipo con inflazione pari all’1,7%.
Per le famiglie, l’aumento più marcato riguarda il “carrello della spesa” – beni alimentari, prodotti per la cura della casa e della persona – che a livello nazionale cresce del 3,2% su base annua. Questo si traduce, per una coppia con due figli, in 376 euro in più all’anno per gli acquisti quotidiani, a fronte di un incremento complessivo del costo della vita pari a 606 euro.
Secondo l’UNC, la stabilità dell’inflazione generale all’1,7% nasconde rincari significativi nelle spese obbligate e nei costi delle vacanze estive, come pacchetti turistici e trasporti, con effetti diretti sul bilancio familiare.