Nel 2024, a fronte di una crescita del Pil moderata, il disavanzo di bilancio tra i paesi dell’area dell’euro si e’ ridotto al 3,1 per cento del Pil (3,2 per cento nella Ue), grazie soprattutto a maggiori entrate che hanno compensato l’aumento della spesa per interessi. E’ quanto emerge dal focus dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) dedicato a “Una panoramica dei quadri macroeconomici e di finanza pubblica nelle Relazioni dei paesi della Ue sui progressi compiuti – 2025”. Tuttavia, persiste un’ampia eterogeneita’ tra i paesi: undici Stati membri hanno fatto registrare un livello del disavanzo di bilancio superiore alla soglia del 3 per cento, con Romania (9,3), Polonia (6,6) e Francia (5,8) ai livelli piu’ elevati. All’opposto, Danimarca, Cipro e Irlanda hanno registrato avanzi di bilancio consistenti. Nel 2025, il disavanzo e’ atteso in lieve aumento, al 3,4 per cento del Pil sia tra i paesi dell’area dell’euro che della Ue, anche per l’impatto del maggiore indebitamento della Germania, che ha richiesto l’attivazione della clausola di salvaguardia per il finanziamento delle spese in difesa. Quest’anno sarebbero 12 i paesi che supererebbero il 3 per cento del Pil, con i livelli piu’ alti previsti in Romania, Polonia e Belgio.
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