Il Tribunale amministrativo regionale per l’Abruzzo ha accolto la domanda presentata da Lndc Animal protection e Stazione ornitologica abruzzese (Soa), sospendendo in via cautelare la parte del calendario venatorio regionale 2025/26 che consentiva la caccia alle specie cesena e tordo sassello fino al 31 gennaio e al tordo bottaccio fino al 19 gennaio. L’attività venatoria sarà consentita solo fino al 10 gennaio, in linea con le indicazioni scientifiche dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). Il Tar ha ritenuto che, “per le specie turdidi (tordo bottaccio, tordo sassello e cesena), non siano giustificate le previsioni del calendario venatorio regionale adottate in difformità al parere Ispra”, e che “le predette difformità non sono giustificate da motivazioni scientifiche sufficienti a superare le considerazioni dell’Ispra”. Di fatto, secondo l’Istituto la migrazione del tordo bottaccio comincia a metà gennaio, periodo in cui la caccia deve fermarsi. La discussione di merito del ricorso è stata fissata per l’11 marzo. La sentenza condanna inoltre la Regione Abruzzo e la Federazione italiana della caccia al pagamento complessivo di 2.000 euro di spese processuali.
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