Sanità, in Abruzzo migliorano i tempi d’intervento per infarti, ictus e traumi

L’Abruzzo mostra risultati superiori alla media nazionale per la gestione degli infarti e degli ictus secondo la Quarta indagine nazionale sull’attuazione delle reti tempo-dipendenti diffusa da Agenas, riferita al 2023. Dallo studio emerge che il 56,9 per cento dei pazienti colpiti da infarto miocardico acuto è stato sottoposto ad angioplastica entro 90 minuti (media italiana 56,1), mentre oltre il 16 per cento dei casi di ictus è stato trattato con trombolisi (media nazionale 14). In linea con il dato nazionale la mortalità a 30 giorni per trauma (29 per cento) e per ictus ischemico (8 per cento), più bassa invece quella per ictus emorragico (14 contro 18 per cento).

Il report fotografa la situazione al 31 dicembre 2023, antecedente alla riorganizzazione della rete ospedaliera regionale approvata poche settimane prima, basata su un sistema hub e spoke per la gestione dei casi tempo-dipendenti. In quella fase la rete abruzzese presentava un punteggio di 0,52, collocandosi al 14° posto nazionale.

L’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, ha sottolineato che «i dati Agenas confermano la necessità della reingegnerizzazione della rete ospedaliera», evidenziando che gli interventi realizzati tra il 2024 e il 2025 porteranno «risultati più positivi già dalla prossima rilevazione».

I dati più recenti pubblicati da Agenas per il 2024 mostrano infatti un netto miglioramento: tutti gli ospedali hub e spoke della rete cardiologica sono raggiungibili entro 60 minuti, con solo 48mila abitanti scoperti entro i 30 minuti su oltre un milione di residenti. Per la rete stroke-ictus, 823mila persone su 871mila over 35 possono raggiungere i presidi entro mezz’ora, mentre la rete trauma copre l’intera popolazione regionale entro un’ora. Il commissario straordinario di Agenas, Americo Cicchetti, ha confermato il progresso della Regione e incoraggiato a proseguire nel percorso di miglioramento.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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