Credito, crescono del 13% gli importi finanziati alle imprese

Nel primo semestre del 2025 i tassi di default delle imprese italiane restano stabili, mentre gli importi erogati crescono del 13% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dall’osservatorio Crif sulle imprese, diffuso in occasione del Tomorrow Speaks di Milano, secondo cui la domanda di credito è tornata a salire dopo la frenata del biennio 2023-2024, sostenuta dal calo dei tassi d’interesse e da condizioni di finanziamento più favorevoli.

A giugno il tasso medio di default si è attestato al 3%, lo stesso livello di fine 2024, segnalando la tenuta del sistema produttivo nonostante le incertezze internazionali. In aumento i mutui ipotecari (+8,6%) e soprattutto i prestiti e mutui chirografari (+24,5%), mentre restano stabili leasing e finanziamenti auto.

Tra i settori, in calo tessile-abbigliamento (-7,4% di erogazioni, default al 4,6%) e costruzioni (-4,5%, default al 4,3%), penalizzati dalla crisi dei consumi e dal rallentamento dei bonus edilizi. Crescono invece agricoltura (+30,3%) e industria alimentare (+27,3%), sostenute da strumenti di finanza agevolata e da una maggiore domanda estera. Le imprese innovative, oltre 485mila in Italia, mostrano una rischiosità inferiore alla media, con un tasso di default del 2,2% e una quota di ritardi nei pagamenti dell’8,8% contro il 12,7% generale.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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