Negli ultimi tre anni la Guardia di finanza ha individuato almeno cinquanta evasori totali a Pescara e nei territori limitrofi. Si tratta di attività imprenditoriali, commerciali e professionali completamente sconosciute al fisco. Il dato emerge dalla più recente relazione del ministero dell’Economia e, a livello regionale, porta a oltre 150 i casi accertati in Abruzzo nello stesso periodo.
Secondo gli investigatori, le attività irregolari individuate non avrebbero dimensioni rilevanti e riguarderebbero principalmente i servizi alla persona, spesso svolti in forma abusiva e senza alcuna dichiarazione dei redditi. Una condizione che determina un impatto significativo per le entrate pubbliche.
La Guardia di finanza segnala che l’economia non osservata in Abruzzo pesa per circa il 13,7% del valore aggiunto prodotto, una percentuale superiore ai livelli registrati sia a livello nazionale sia nel Centro Italia. Le verifiche proseguono in collaborazione con l’Agenzia delle entrate, attraverso strumenti investigativi che includono anche l’analisi di transazioni in criptovalute e circuiti online, per intercettare flussi finanziari non dichiarati.
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