Nell’edizione 2025 dell’indagine sulla qualità della vita realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications con l’Università Sapienza di Roma, l’Aquila è l’unica provincia abruzzese a rientrare nel gruppo con qualità della vita “accettabile”. Lo studio, giunto alla 27ª edizione, evidenzia un arretramento complessivo delle performance nelle regioni meridionali e insulari, confermando il divario tra Centro-Nord e Sud.
Rispetto allo scorso anno, quando erano presenti nel gruppo 2 anche Pescara e Teramo, per il 2025 solo la provincia dell’Aquila mantiene una posizione intermedia, guadagnando 13 posizioni e piazzandosi al numero 56 della graduatoria complessiva. Le altre province abruzzesi non risultano nei livelli più alti della classificazione composta dai cinque cluster territoriali analizzati. Pescara è al 62mo posto, in discesa di 8 posizioni. Chieti, al 64mo posto, sale di due gradini in classifica e infine Teramo al 71mo posto, scende di ben 14 posizioni.
La rilevazione considera nove dimensioni: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati e sicurezza, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute, turismo e cultura. L’edizione 2025 mostra un peggioramento del quadro nazionale, con qualità della vita definita buona o accettabile in 60 province su 107, un valore inferiore rispetto agli ultimi anni.
Nelle regioni meridionali, sottolinea lo studio, persistono criticità legate al disagio sociale e personale. In questo contesto l’Aquila rappresenta l’unica eccezione per l’Abruzzo, mentre per Pescara, Teramo e Chieti non vengono segnalati avanzamenti nei gruppi di testa delle valutazioni complessive.
A livello nazionale Milano conquista nuovamente il primo posto, con ottimi risultati nella dotazione di servizi, reddito, gestione delle infrastrutture, vitalità del tessuto produttivo, seguita da Bolzano e Bologna, nell’Indagine annuale sulla qualità della vita 2025 nelle province italiane. Rispetto alla classifica dello scorso anno, per Milano e Bolzano si tratta di una conferma, mentre migliora Bologna che sale di una posizione. Due passi indietro, invece, per Monza e della Brianza, mentre si segnala un significativo avanzamento in graduatoria di Rimini e Ascoli Piceno, rispettivamente al 12° e 15° posto, con oltre venti posizioni guadagnate rispetto al 2024. Ancora in fondo alla classifica Caltanissetta (107ª), preceduta da Crotone (106^), che scende di cinque posizioni in un anno e Reggio Calabria (105^), che invece conquista un posto. Da rilevare, in negativo, Foggia, che passa dalla 93^ alla 104^ postazione in classifica, Pordenone dalla 9^ alla 23^ e Gorizia dalla 26^ alla 52^.
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