La nuova edizione dell’indagine del Sole 24 Ore sulla Qualità della vita conferma il primato delle province dell’arco alpino, mentre le grandi città mostrano segnali di crescita demografica e nuove pressioni su servizi, casa e ambiente. L’analisi, basata su 90 indicatori, descrive territori sempre più attrattivi ma esposti a squilibri che richiedono politiche di sviluppo orientate al benessere.
Nel quadro dell’Abruzzo, i quattro capoluoghi registrano un avanzamento rispetto all’anno precedente. Pescara è la provincia con il risultato migliore, al 40° posto, con un incremento di 15 posizioni. Seguono Chieti, che si colloca al 62° posto (+9 posizioni), e Teramo, in 68ª posizione (-11 posizioni). L’Aquila chiude la graduatoria regionale al 69° posto (-2 posizioni). Nelle classifiche settoriali, Pescara conquista il primato per l’offerta culturale.
Le variazioni evidenziano un miglioramento complessivo, con tutte le province che guadagnano terreno nella classifica nazionale. La classifica 2025 conferma il primato delle aree alpine, con Trento, Bolzano e Udine ai primi posti, mentre le grandi città mostrano segnali di risalita grazie a dinamiche demografiche e opportunità crescenti.
Il rapporto richiama l’attenzione sull’aumento della popolazione urbana, sulla pressione abitativa e sull’invecchiamento demografico, elementi presenti anche in Abruzzo, in particolare nelle zone interne. Le criticità ambientali e la necessità di servizi adeguati restano temi centrali per garantire una buona qualità della vita nei territori regionali.
Secondo il Sole 24 Ore nell’approfondimento pubblicato nell’edizione di oggi, la capacità di garantire servizi accessibili, sostenibilità e inclusione sociale sarà decisiva per la competitività tra le province italiane nei prossimi anni. In questo quadro, l’Abruzzo mostra segnali di recupero e rafforza la propria posizione nella fascia centrale della classifica nazionale.
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