L’Aquila ha presentato il programma ufficiale della Capitale italiana della Cultura 2026 illustrato nella sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri. Il cartellone prevede oltre 300 eventi in 300 giorni dedicati ad arte, musica, teatro, cinema, danza, partecipazione e ricerca, con il coinvolgimento di ospiti internazionali. L’inaugurazione è fissata per il 17 gennaio. Il progetto si basa su un modello culturale policentrico che comprende città medie e aree interne dell’Appennino. Alla presentazione sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco dell’Aquila illustrato , nella sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri,, il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.
Nel suo intervento, Marsilio ha definito il riconoscimento “un passaggio che interessa l’intero Abruzzo” e un’occasione per mostrare “una città che si presenta come laboratorio di rigenerazione culturale”. Il Presidente ha evidenziato come la designazione valorizzi la ricostruzione materiale, ma anche quella “morale e civile”, sottolineando il ruolo della cultura nella ricomposizione del tessuto sociale. Ha inoltre assicurato il coordinamento regionale per integrare investimenti, infrastrutture e progettualità culturali e turistiche, con l’obiettivo di trasformare il 2026 in “un volano di sviluppo per tutto il territorio regionale”.
Biondi ha illustrato la visione guida del progetto, sintetizzata nell’espressione “Un territorio, mille capitali”, sottolineando come l’iniziativa coinvolga luoghi, istituzioni, paesi e comunità delle aree colpite dai sismi del 2009 e 2016. Il sindaco ha evidenziato “la coralità di una comunità ampia, policentrica e in evoluzione” e ha ricordato che il dossier vincitore è frutto di un lavoro condiviso con il Comune di Rieti. Ha inoltre indicato che l’investimento del Comune per il 2026 “supera i 16 milioni di euro”, con l’obiettivo di affiancare alla ricostruzione materiale una strategia culturale stabile.
Il programma sarà attivo per tutto il 2026 con iniziative diffuse sul territorio e un calendario orientato a rafforzare identità, partecipazione e capacità attrattiva del capoluogo e dell’Abruzzo.
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