La Corte dei conti di Roma, riunita in sezioni riunite, ha accolto il ricorso presentato da Aca SpA sulla legittimità dei compensi degli amministratori del Consiglio direttivo, riformando integralmente la sentenza di primo grado che ipotizzava il superamento dei limiti retributivi e un possibile danno erariale. La decisione chiude il contenzioso riconoscendo la correttezza dei criteri adottati dall’azienda e la coerenza delle procedure interne, escludendo irregolarità.
A difendere Aca sono stati gli avvocati Sergio Della Rocca e Giancarlo Tittaferrante, che hanno illustrato ai giudici contabili la conformità dei compensi alla normativa vigente. La presidente dell’azienda, Giovanna Brandelli, ha espresso soddisfazione per l’esito del giudizio, sottolineando che il pronunciamento conferma la trasparenza dell’operato aziendale e il rispetto delle regole nella gestione delle risorse pubbliche. Brandelli ha ribadito l’impegno dell’Aca nel proseguire le attività orientate a garantire un servizio idrico efficiente.
Notizie d'Abruzzo le notizie della tua regione