Inchiesta Palazzo Centi finisce con l’archiviazione

“Mancano elementi per sostenere l’accusa in un processo”. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale dell’Aquila, Mario Cervellino, su richiesta del pm Fabio Picuti ha mandato in archivio l’inchiesta su presunti favoritismi nell’appalto di circa 13 milioni di euro per il restauro di Palazzo Centi, sede della Giunta regionale nel centro storico dell’Aquila. Le indagini che hanno coinvolto 14 persone in testa il senatore del Pd Luciano D’Alfonso, fino al 10 agosto scorso presidente della Regione Abruzzo, hanno riguardato il principale filone della maxi inchiesta, arrivata a 11 fascicoli ed una quarantina di indagati, su presunte mazzette negli appalti della Regione, partita nel 2015 da parte della Procura della Repubblica dell’Aquila. Scagionati oltre a D’Alfonso, l’ex capo della segreteria del governatore Claudio Ruffini, e funzionari regionali, imprenditori e professionisti. Per i due tecnici, Alessandro Pompa e Gianluca Marcantonio resta in piedi l’accusa di turbativa d’asta per la quale il Pm stato chiesto il rinvio a giudizio e per il quale il Gup fissare la data del processo. Il Gip ha cancellato le ipotesi di accusa che erano state formulate dal pm Antonietta Picardi, trasferita su sua istanza dal settembre 2017 presso la Procura generale della Cassazione. Il procuratore della Repubblica ha assegnato l’importante fascicolo a Picuti che ha chiesto le archiviazioni. Le indagini erano state condotte dai carabinieri del Noe.

“Per quanto riguarda D’Alfonso e Ruffini”, si legge nel decreto di archiviazione del gip, “va segnalata l’assenza di condotte rilevanti con riferimento alla gara d’appalto. Dal contenuto delle telefonate intercettate emergono attività lecite integranti l’esercizio dell’attività amministrativa e doverosa sorveglianza mancando in modo assoluto pressioni illecite. Non sono emersi contatti tra i due indagati e le imprese partecipanti alla gara nonché i progettisti dell’opera. Le telefonate oggetto di captazione non forniscono prova di attività criminosa”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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