Si concentra nelle campagne un terzo dei danni provocati dal maltempo in Italia, con raffiche di vento, nubifragi, esondazioni, trombe d’aria e grandinate che hanno colpito pesantemente l’agricoltura e le foreste con un conto di circa un miliardo di euro tra ulivi secolari sradicati, boschi decimati, coltivazioni distrutte, campi allagati, stalle ed edifici rurali scoperchiati e animali morti o dispersi. E’ la stima di Coldiretti, che ha convocato una task force sull’emergenza maltempo. Tra i settori più colpiti, oltre a quello forestale in Trentino, Veneto e Friuli, ci sono l’olivicoltura dalla Liguria alla Campania, frutti come caki e kiwi e la produzione in serra, con migliaia di strutture distrutte per il vento lungo tutta la penisola. Poi i cereali in Sicilia, con circa centomila ettari in cui non si riesce ancora a seminare, in diverse regioni la perdita di foraggio, la produzione di carciofi in Sardegna. Situazione sotto controllo in Abruzzo, dove l’ondata di maltempo si è concretizzata in piogge intense che frenano le operazioni di semina dei cereali a causa del terreno bagnato. Nel Fucino a subire qualche rallentamento è la raccolta di carote. Ritardi si registrano anche nelle ultime fasi di raccolta delle olive.
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