Slitta al 7 novembre prossimo, per difetto di notifica a una delle parti civili, il processo a carico dell’ex direttore generale dell’Aca, accusato di bancarotta fraudolenta e documentale in concorso, nel processo sul dissesto finanziario dell’Azienda acquedottistica pescarese. L’ex direttore generale sara’ giudicato dal tribunale collegiale di Pescara, presieduto dal giudice Maria Michela Di Fine, con il rito ordinario, mentre gli altri quattro imputati hanno gia’ definito le rispettive posizioni davanti dal Gup. L’ex presidente dell’ente, l’ex componente del Cda e l’ex direttore generale scelsero il rito abbreviato: il primo, nell’aprile scorso, e’ stato condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione, gli altri due a 2 anni e 8 mesi ciascuno. L’ex vice presidente ha invece patteggiato una pena di 2 anni e 4 mesi. Secondo il pm gli imputati, “rappresentando falsamente utili di esercizio in realta’ inesistenti”, tra il 2009 e il 2012 avrebbero dichiarato utili tra i 506mila e i 931mila euro, a fronte di perdite effettive che nei quattro anni superarono i 33 milioni di euro.
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