Pescara, Catalano (Pd): Nessun impegno e zero attenzione ai lavori in corso, l’amministrazione continui percorso abbattimento barriere architettoniche

“L’Amministrazione Masci faccia seguire i fatti alle promesse fatte in campagna elettorale sul fronte disabilità, perché a sei mesi dall’effettivo insediamento non c’è traccia di impegni presenti e futuri sull’argomento”, lamenta la consigliera comunale PD Stefania Catalano.

“Molte zone del centro risultano inaccessibili per persone con disabilità e non c’è alcun sentore di lavoro sul PEBA per il prossimo anno malgrado Pescara non sia all’anno zero  – afferma la Catalano – Di questa volontà nulla arriva da Palazzo, ma soprattutto non si scorgono cenni di attenzione all’abbattimento delle barriere neanche nei cantieri dei lavori in corso, dove quelle che ci sono addirittura vengono riconfermate. E’ il caso di via Genova e via Catania, dove ci sono i vecchi pali dell’illuminazione posizionati a 72 cm dagli edifici e che divengono ostacoli per chi si muove in carrozzina. Qualche giorno fa la ditta Enel Sole che per Pescara Energia sta sostituendo gli impianti su tutta la città, evidentemente non avendo ricevuta alcuna indicazione a riguardo, ha installato i pali a led nello stesso posto dei precedenti, questo accade in barba alle precise e vincolanti norme tecniche previste per l’accessibilità degli spazi. Ma non tutto è perduto, perché persone sensibili alla tematica hanno chiesto agli addetti di fermarsi e così su via Genova è ancora possibile intervenire, prima che i lavori siano conclusi e dunque prima che i costi sociali e materiali del posizionamento errato diventino a carico dei cittadini”.

Al fine di decidere positivamente la consigliera chiede un sopralluogo delle Commissioni consiliari Lavori Pubblici, Politiche Sociali e Mobilità. “Bisogna attivarsi subito – aggiunge la Catalano – Il diritto delle persone con disabilità sancito dalla Costituzione è disciplinato in merito, per gli obblighi degli Enti Locali, dalla Legge n.41 del 1986, integrata dall’art.24 comma 9 della Legge 104 del 1992, dalla Legge 85 del 2001 e dal P.E.B.A. Il percorso iniziato dall’Amministrazione precedente, che oltre ad aver gettato le basi per agire, ha modificato tutti i progetti, i lavori pubblici in corso d’opera e la mobilità in senso inclusivo, va continuato e ampliato per consentire la mobilità di tutti in condizioni di autonomia e sicurezza. Il riferimento è il D.M.236/89, in applicazione del DPR 503/96 in raccordo con il Codice della Strada, ma si può agire anche per adattamenti i percorsi loges per i non vedenti e quelli per i non udenti. Nella speranza che si dia presto seguito alla programmazione del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche e in considerazione degli interventi di manutenzione che sono in essere, è necessario sollecitare l’attuale amministrazione a muoversi in tal senso, iniziando con il controllare i lavori in corso, rendendo accessibili le opere, ove il progetto non lo preveda.  Il superamento delle barriere architettoniche è un dovere sociale, di cui il centrosinistra si è fatto portatore, collaborando anche con le scuole, oltre che con le associazioni a una mappatura degli ostacoli, affinché la città non sia uno spazio discriminante ma inclusivo e vivibile da tutti. Un programma di rigenerazione urbana inserito nel P.E.B.A. è un investimento per la mobilità dolce nel rispetto della libertà di ogni individuo, e dovrebbe ambire ad una progettualità universale, dove le dinamiche inclusive di eliminazione delle barriere sensoriali, comunicative e fisiche si fondono con la progettazione ambientale, architettonica e urbanistica. Un’amministrazione che dice di amare Pescara avrebbe già dovuto gettare le basi di tale azione. Basi che, purtroppo, ad oggi non vediamo”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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