In cambio di seimila euro si sarebbe disponibile a veicolare all’esterno del carcere i “pizzini” del boss, detenuto al 41bis: un agente della Polizia Penitenziaria originario del Napoletano di 45 anni, e’ stato arrestato dalla DIA con l’accusa di concorso in corruzione continuata e aggravata dalle finalita’ mafiose con il boss Antonio Lo Russo. Secondo gli inquirenti, e anche secondo il gip di Napoli Emilia di Palma, che ha emesso il provvedimento cautelare l’agente della Polizia Penitenziaria, in servizio nel carcere de L’Aquila, ha consentito al boss di tenersi in contatto con i suoi affiliati consegnando i suoi messaggi. Avrebbe svolto, in sostanza, il ruolo di “ufficiale di collegamento” con il clan facendo pervenire comunicazioni contenenti disposizioni finalizzate alla gestione del clan ricevendo le risposte dagli affialiti che avrebbe poi recapitato prontamente al boss Lo Russo, arrestato a Nizza nell’aprile del 2014 e diventato collaboratore di giustizia il 4 novembre del 2016.
Controllate anche
Sicurezza, 27 uomini delle forze dell’ordine di più a Pescara per l’estate
Il prefetto di Pescara, Flavio Ferdani, ha annunciato il potenziamento di personale delle forze dell’ordine …