Droga e armi sottoposte a sequestro e un giovane pescarese arrestato: e’ il bilancio di una duplice operazione condotta dai poliziotti della Sezione Antirapine e della Sezione Antidroga della squadra Mobile della Questura di Pescara, insieme ai colleghi della squadra Mobile di Chieti. In carcere, su disposizione del pm Silvia Santoro, e’ finito un 33enne. In un garage di Montesilvano nascondeva 924 grammi di cocaina e 800 grammi di marijuana. Nel corso di un altro blitz condotto a Pescara nelle case popolari di via Lago di Capestrano, i poliziotti hanno sequestrato un fucile semiautomatico calibro 20 a canna mozza, risultato rubato, e una potente carabina ad aria compressa munita di cannocchiale di precisione; sulle armi sono in corso accertamenti approfonditi.
La Polizia ha individuato il garage di Montesilvano, attorno al quale si muovevano persone sospette, in orari sospetti. Ieri e’ scattato il blitz. Il giovane e’ stato sorpreso mentre stava per entrare nel box. Gli investigatori ritengono che il 33enne, incensurato, si limitasse a custodire e a trasportare la droga per conto di altre persone. Il giovane, ha spiegato in conferenza stampa il dirigente della squadra Mobile, Pierfrancesco Muriana, ha raccontato agli agenti di essersi offerto per questo tipo di attivita’ a causa di difficolta’ economiche, non avendo trovato altre opportunita’ lavorative. Ulteriori accertamenti sono in corso sia sulla proprieta’ del garage sia per appurare quali altre persone siano coinvolte nella vicenda. A Pescara, in via lago di Capestrano, nel quartiere Rancitelli, gli uomini della Mobile hanno invece trovato un fucile semiautomatico calibro 20 a canna mozza, risultato rubato, e una carabina ad aria compressa, modificata per essere piu’ potente e munita di cannocchiale di precisione. Le armi erano nascoste in alcuni box abusivi, alle spalle di una palazzina popolare in cui risiedono diversi pregiudicati. Gli accertamenti balistici sono gia’ stati eseguiti; indagini sono in corso per capire a chi appartengono il fucile e la carabina. L’operazione e’ stata condotta dalla Mobile di Pescara, in collaborazione con la squadra Mobile di Chieti.