Aperta un’inchiesta per l’acqua non potabile nel Teramano

  Sara’ un pool composto da tre magistrati e coordinato dal procuratore capo di Teramo, Antonio Guerriero, ad indagare sul nuovo presunto episodio di inquinamento che ieri aveva portato, in via precauzionale, a sospendere l’utilizzo per fini potabili dell’acqua proveniente dalle captazioni del Gran Sasso e destinata a rifornire le utenze di 32 Comuni del teramano, compreso il capoluogo. Il pool, composto dai pm Stefani Giovagnoni, Greta Aloisi e Davide Rosati, indaghera’ su due episodi, sia quello dell’8 maggio sia quello dello scorso agosto, riuniti in un unico fascicolo. Ieri la decisione di sospendere l’utilizzo dell’acqua ai fini potabili era stata assunta dopo che i primi rilievi dell’Arta avevano stabilito la non conformita’ di odore e sapore dei campioni prelevati l’8 maggio. Rilievi che avevano messo in moto gli ulteriori accertamenti, da parte dell’Arta dell’Aquila. Gli esiti degli accertamenti sui campioni prelevati l’8/5 dovrebbero arrivare nel corso della giornata, cosi’ come quelli dei campioni inviati dalla Asl all’Universita’ di Padova

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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