Premio Architettura ‘Gaspare Masciarelli’, i vincitori

Riuso come scelta per dare nuovo valore a ciò che è storia, vissuto, creatività. Riuso come ponte tra passato e futuro, all’insegna della responsabilità per chi c’è e chi ci sarà. Vogliono dire la loro, gli architetti e i professionisti di Pescara e d’Abruzzo, nei processi di riqualificazione che interessano massicciamente la nostra terra, all’indomani di eventi sismici e ambientali che hanno segnato profondamente il patrimonio edilizio, i territori e le persone che li abitano. E proprio il tema del riuso è stato al centro della terza edizione del Premio di Architettura “Gaspare Masciarelli”, promosso dall’Ordine degli Architetti di Pescara, la cui cerimonia finale si è svolta ieri pomeriggio, venerdì 19 maggio, all’Urban Center in piazza Colonna.

Ecco i vincitori. Sezione 1 “Riuso, opera realizzata”: primo classificato Remo Cimini, con l’opera “Il padiglione della Transumanza” realizzata a Frisa (Ch), secondo classificato lo studio Giovanni Vaccarini Architetti, con l’opera SPG Headquarters realizzata a Ginevra, in Svizzera. Sezione 2 “Ricostruzione, opera realizzata”: primi classificati ex aequo Alessio Bernardelli e Simona Avigni, con l’opera House of Valley realizzata a Novellara (Reggio Emilia), e Emanuele Luciani, Giovanna Di Virgilio e Gianluca Di Pasquale, con l’opera Centro civico nel villaggio Map a San Gregorio (L’Aquila). Sezione 3 “Riuso, under 35 (opera prima): primo classificato Fabio Mancini e Silvia Kliti con l’opera Casa studio mq60 realizzata a Pescara, secondo classificato Alessio Patalocco, Roberta Dello Stritto, Simone Stentella, con l’opera Loft Roversi realizzata a Collescipoli (Terni). La giuria, infine, ha conferito per la qualità dei presentati le menzioni alla committenza al Comune di Tollo(Chieti) per il Piano Regolatore Generale redatto dall’architetto Tommaso Di Biase, e alla Provincia di Lecce Apulia Film Commision per la Sala multiuso realizzata a Lecce su progetto dell’architetto Gaetano Fornarelli.

Sono loro, secondo la giuria presieduta da Leopoldo Freyrie e composta da Simone Cola e Guendalina Salimei, ad aver interpretato al meglio i temi al centro del Premio che rappresenta, per Simone Di Cola, direttore della rivista L’Architetto “un’occasione per dare un contributo concreto in termini di idee in un contesto che ha fortemente bisogno di luoghi autorevoli di confronto sulla progettazione capace di riutilizzare ciò che esiste”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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