“Se l’Udc riuscira’ a trasmettere all’esterno quello che vogliamo essere, difesa dei valori e concretezza, tornera’ presto a essere un partito a due cifre come una volta. Bisogna ricostruire un’area popolare molto forte nel Paese con tutti i partiti che fanno parte del Partito popolare europeo, in primo luogo con Berlusconi”. Cosi’ il segretario dell’Unione di centro, Lorenzo Cesa, all’Aquila per un evento elettorale, parlando degli scenari politici. Cesa ha risposto un secco “no” alla domanda dei cronisti su una possibile fusione con Alternativa popolare di Angelino Alfano, mentre ha detto che “bisogna federare tutti i partiti che oggi sono nel Ppe, tentare di rimettere insieme quest’area alternativa alla sinistra come in tutta Europa. C’e’ bisogno di un partito del buon senso, con ago e filo sto lavorando con questo”. Per Cesa “bisogna essere coerenti, noi abbiamo assunto una posizione chiara sul referendum e fatto battaglie nazionali, come quella di queste settimane sul fine vita”. “E’ normale che un partito come l’Udc ascolti: non siamo un partito di maggioranza del Paese, e’ normale avere contatti con i maggiori partiti per capire quali sono i programmi e le persone che mettono in campo”, ha aggiunto ancora. Parlando delle comunali all’Aquila, dove c’e’ stato dialogo con il centrosinistra e poi si e’ scelto il centrodestra, “non sono elezioni politiche, contano le persone che guidano la coalizione, contano le cose che si vogliono fare. Evidentemente i nostri amici dell’Aquila hanno ritenuto piu’ giusto schierarsi da una parte”.
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