Pescara, festa per il riconoscimento della bandiera Blu

La Bandiera Blu sventola su Pescara. Un evento storico per la città, atteso da decenni, che premia il lavoro della task force istituita ad hoc dal sindaco Carlo Masci e che sostiene uno degli obiettivi principali del programma di Governo presentato nel 2019 agli elettori, ossia la valorizzazione dell’immagine e  dell’appeal del capoluogo e del suo litorale, con i vantaggi che  ne deriveranno a scopo ambientale, turistico e promozionale.

Al momento della notizia, comunicata in streaming questa mattina dal presidente della Fee Italia, professor Claudio Mazza, in occasione della Conferenza di proclamazione, c’è stato in Comune uno spontaneo moto di entusiasmo:
«Penso che nessuno immaginasse che già nel corso del 2021 potessimo fregiarsi di questa certificazione. La Fee ci ha preso in contropiede – ha detto il sindaco Carlo Masci – tutti sapete che questo obiettivo speravamo di ottenerlo per il 2022. È il segno che abbiamo lavorato bene, ma sappiamo anche che questo non è un punto di arrivo ma un’assunzione di responsabilità: da questo momento dovremo difendere questo vessillo con comportamenti virtuosi sia sotto l’aspetto della tutela ambientale che del controllo dei livelli di inquinamento delle acque e non solo. Questa non deve essere quindi solo una medaglietta sul petto,  ma un impegno per il futuro; un impegno per tutti e non solo per il sindaco. Senza la collaborazione della cittadinanza, degli operatori economici e di quanti hanno a cuore il futuro di Pescara, avendo ora l’occasione di dimostrarlo, rischieremmo di disperdere tutti i nostri sforzi».

Importanti tra gli altri, da quanto si è appreso dalla Fee, ai fini dell’assegnazione del riconoscimento, sono stati i risultati dei prelievi in mare nel corso degli ultimi 15 mesi, che hanno costantemente rivelato valori e percentuali di presenza di escherichia coli ed enterococchi fecali, i due indicatori biologici che stimano i livelli di inquinamento così come disposto dalla legge 116/2008, ben al di sotto dei limiti richiesti; lo stesso dicasi per i programmi di azione a scopo ambientale, in gran parte già avviati, che riguardano il fiume e che, tra l’altro, prevedono la realizzazione di 9 vasche di prima pioggia, l’ampliamento in atto del depuratore e il controllo degli scarichi nel Pescara e di quelli fognari in generale. Su questi temi nel corso dell’ultimo anno e mezzo sono stati coinvolti i sindaci dei Comuni dell’interno che ricadono sul fiume Pescara. Anche l’adesione al progetto Eco-Schools, che vede Pescara unica città d’Italia a coinvolgere l’intera popolazione studentesca della provincia, è stato un bel segnale lanciato riguardo ai temi della sostenibilità ambientale.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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