Inail, aumentano del 2,1% le denunce di infortunio

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail nei primi 11 mesi del 2021 sono state 502.458, oltre 10mila in piu’ (+2,1%) rispetto allo stesso periodo del 2020. I decessi sul lavoro sono stati 1.116, cioe’ 35 in meno dello scorso anno (-3%), mentre le denunce di malattia professionale sono state 50.804, il 24,1% in piu’. Sono i principali dati presentati dall’Inail e riferiti al periodo gennaio-novembre 2021. In particolare, nei primi 11 mesi del 2021 sono aumentati gli infortuni avvenuti nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro (+25,5%, da 56.745 a 71.243 casi), mentre sono scesi dell’1% (da 435.405 a 431.215) quelli avvenuti durante il lavoro. Per i decessi sul lavoro, l’aumento ha riguardato solo i casi avvenuti durante gli spostamenti (+17,6%), mentre le morti durante il lavoro sono diminuite del 7,4% (da 952 a 882). L’analisi dei dati, per l’Inail, richiede tuttavia “cautela”, in quanto i dati sono provvisori e influenzati dalla pandemia da Covid-19, “con il risultato di non conteggiare alcune ‘tardive’ denunce mortali da contagio”. La variazione piu’ alta tra il 2020 e il 2021 ha riguardato l’incremento di denunce di malattia professionale (+24,1%). Un salto da correlare, secondo l’Inail, a “un 2020 condizionato fortemente dalla pandemia”. Lo scorso anno infatti, evidenzia l’Istituto, “stop e ripartenze delle attivita’ produttive hanno ridotto l’esposizione al rischio di contrarre malattie professionali” e “lo stato di emergenza, le limitazioni alla circolazione stradale e gli accessi controllati a strutture sanitarie di vario genere hanno disincentivato e reso piu’ difficoltoso al lavoratore la presentazione di eventuali denunce di malattia, rimandandola al 2021”. Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, del sistema nervoso e dell’orecchio si confermano le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori che superano, anche a novembre, le patologie del sistema respiratorio.

– Guardando ai settori, il numero degli infortuni sul lavoro denunciati e’ diminuito del 2% nella gestione “Industria e servizi” ma e’ aumentato del 2,1% in “Agricoltura” e del 49,6% nel “Conto Stato”. Il settore dell'”Amministrazione pubblica” (-22%) e, soprattutto, della “Sanita’ e assistenza sociale”, pur distinguendosi ancora per numerosita’ di eventi (circa 36mila denunce), ha fatto registrare nel primi 11 mesi dell’anno una riduzione del 47,3% degli infortuni avvenuti sul lavoro rispetto alle 68mila circa dello stesso periodo del 2020. In merito alle morti sul lavoro, la gestione “Industria e servizi” e’ l’unica a registrare un segno negativo (-5,6%), al contrario dell'”Agricoltura” e del “Conto Stato”, in cui le denunce con esito mortale sono salite rispettivamente del 18,4% e del 4,3%. Per le denunce di malattia professionale, l’incremento registrato tra gennaio e novembre di quest’anno ha interessato sia la gestione assicurativa dell'”Industria e servizi” (+24,8%), sia quelle dell'”Agricoltura” (+21,7%).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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