Otto persone sono state rinviate a giudizio dal gup del Tribunale di Chieti Luca De Ninis nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica del capoluogo teatino, Giancarlo Ciani, condotta sulle operazioni che portarono una societa’ slovaca, la Sevs, ad acquisire il controllo dell’universita’ telematica Leonardo da Vinci di Torrevecchia Teatina. Alcuni degli imputati all’epoca dei fatti erano al vertice di Unidav e andranno a processo il prossimo 15 marzo.
Le accuse, a seconda delle posizioni, vanno dal peculato al riciclaggio, dall’abuso d’ufficio all’autoriciclaggio. In uno degli episodi di peculato contestato e’ stata ricostruita l’appropriazione di 350 mila euro dalle casse dell’ateneo. L’inchiesta porto’ nel giungo del 2019 all’arresto di cinque persone e al sequestro preventivo di mobili, immobili e conti correnti per circa 800 mila euro. Per la Procura teatina Unidav venne utilizzata come una sorta di bancomat. Nel processo sono parte civile la Fondazione universita’ d’Annunzio e l’attuale gestione di Unidav.