Nel periodo pandemico 2020 la spesa alimentare degli italiani è stata pari a 160 miliardi di euro, +1,9% reale rispetto all’anno precedente, con il ricorso più intenso ai punti vendita di prossimità, dai supermercati ai negozi di vicinato, oltre che all’e-commerce. In generale, il 75,8% degli italiani ha fiducia che la filiera, anche nell’emergenza, assicurerà i necessari approvvigionamenti di prodotti alimentari. È quanto emerge dall’Osservatorio del mondo agricolo Enpaia-Censis ”Il valore rilanciato della filiera del cibo e dei suoi protagonisti”. Il rapporto degli italiani con il cibo si materializza soprattutto nel mangiare prodotti acquistati e cucinati in casa. Una consuetudine che riguarda 8 italiani su 10. Abitudine uscita rafforzata dalla pandemia: infatti, nei primi 9 mesi del 2021 la spesa per i consumi alimentari domestici segna +0,7% rispetto allo stesso periodo del 2020, anno in cui si è avuto un picco del +7,4% rispetto al 2019. Come risulta dall’Osservatorio Enpaia-Censis assume rilievo anche il ricorso alle piattaforme del food, che consegnano con i rider: il 13% dichiara di ricorrervi spesso e il 45,5% di tanto in tanto. Tra i giovani, i frequent user sono praticamente il doppio della media totale. Nella visione degli italiani rimane evidente, in ogni caso, il nesso tra il buon cibo, il viaggio e la convivialità: il 61,8% vuole riprendere a viaggiare, anche per scoprire specialità gastronomiche
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