Confcommercio, Pil in calo dell’1 per cento a febbraio

A febbraio, il Pil ha consolidato la tendenza al rallentamento emersa nei mesi precedenti, con una riduzione dell’1,0% congiunturale. Lo stima Confcommercio nella sua congiuntura. Nel confronto annuo la crescita si dovrebbe attestare al 4,2%, in forte calo, quindi, rispetto ai mesi precedenti. “I dati del primo bimestre – si legge – rendono sempre piu’ concreta la possibilita’ di un’ampia revisione al ribasso della crescita per il 2022, rispetto agli obiettivi che nei documenti ufficiali sono fissati al 4,7%. Nell’ipotesi di un primo trimestre negativo e’ necessario, infatti, che i restanti nove mesi dell’anno siano caratterizzati da una ripresa vigorosa, risultato che si potra’ raggiungere solo sfruttando pienamente e al meglio le risorse del Pnrr”.

“Il quadro congiunturale -sottolinea Confcommercio – si fa piu’ complesso e incerto. Si susseguono revisioni al ribasso, ancorche’ di entita’ moderata, del tasso di variazione del Pil italiano per il 2022, il cui target difficilmente puo’ collocarsi attorno al 4,5%. Ai problemi gia’ noti, e ancora non risolti, derivanti dalle tensioni sui prezzi della materie prime, dalle difficolta’ di approvvigionamento in alcune filiere e dall’incertezza sull’evoluzione pandemica si sono aggiunti, negli ultimi giorni, i timori di un conflitto Russo-Ucraino. Questa situazione rischia, nel suo insieme, di prolungare e amplificare le tensioni sui prezzi al consumo. Non vedendosi a breve una soluzione a questo problema, crescono i timori di repentine modifiche nella politica monetaria. Col passare del tempo, i tentativi di rassicurazione a tale riguardo sembrano perdere efficacia”. Alle incertezze produttive, conclude Confcommercio, “si associano i timori degli effetti sui consumi derivanti dalla ripresa dell’inflazione. Nel mese di febbraio, la variazione annua dei prezzi al consumo dovrebbe attestarsi al 5,6%. Come paventato da alcuni mesi, le perduranti tensioni sui mercati internazionali e nelle catene di approvvigionamento cominciano a produrre rialzi anche in settori diversi dall’energetico”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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