Agricoltura, in 20 anni perso il 20 per cento della forza lavoro

Dall’inizio degli anni 2000 a oggi, l’input di lavoro in agricoltura, silvicoltura e pesca, misurato in Ula, ha subìto un drastico ridimensionamento, passando da quasi 1,5 milioni di unità nel 2000 a poco più di 1,2 milioni nel 2021 e mostrando una tendenza alla contrazione molto più marcata del complesso dell’economia nazionale. Lo si legge in un focus di settore Istat-Crea con riferimento all’anno 2021. La flessione si è sostanzialmente concentrata negli anni dal 2000 al 2013, quando le Ula nel settore primario hanno toccato il punto di minimo con meno di 1,2 milioni di unità. Successivamente, negli anni 2014-2016, l’input di lavoro ha manifestato un lento recupero e poi nuovamente una dinamica negativa tra il 2016 e il 2020. Nel 2021 si è registrata una ripresa, con l’occupazione complessiva tornata ai livelli pre-pandemia, con circa 1 milione 259 mila Ula.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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