Fisco, le imprese italiane dovranno spendere 90 miliardi fino a Natale

Le imprese italiane dovranno spendere 90 miliardi nel periodo compreso tra fine novembre e Natale sommando una serie di adempimenti fiscali e le tredicesime ai dipendenti. 90 mila aziende potrebbero non reggere l’urto ed essere costrette a chiudere per sempre, lasciando a casa circa 1 milione di lavoratori. La stima emerge da un’indagine condotta dal Centro Studi di Conflavoro Pmi. In particolare, domani, 30 novembre è il termine per i versamenti Irap (un gettito da 12 miliardi) e gli acconti Ires e Irpef (23 miliardi), mentre il 27 dicembre è il giorno ultimo per l’acconto Iva (21,7 miliardi). Nel mezzo, la tredicesima mensilità che, da sola, incide sui bilanci delle imprese per 33,1 miliardi. Nell’indagine, inoltre, non vengono considerate tutte le ulteriori spese, come affitti, mutui, rincari energetici e delle materie prime, altri tributi locali e le sanzioni per omesso o ritardato versamento a carico degli imprenditori. Oltre la metà delle aziende italiane (58,1%) salderanno il dovuto ma con molti disagi. 10 aziende su 100 (9,7%) potranno invece pagare solo una parte. 30 aziende su 100 (29,4%) saranno costrette a chiedere una dilazione dei versamenti. La situazione è molto critica e vanifica un periodo dell’anno che dovrebbe invece essere foriero di crescita di produzione e consumi, ma che vede alla base una distorsione del sistema ossia il versamento di acconti su ratei successivi, dunque corrisposti a titolo di anticipo su un effettivo incasso ancora non concretizzato.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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