Centrosinistra all’attacco: tre mesi di mobilitazione per ottenere sostegni per i più deboli +++ VIDEO +++

“Ci sono voluti tre mesi di mobilitazione per arrivare a un risultato che oggi possiamo rivendicare dopo il Consiglio regionale di ieri: 5 milioni alimenteranno un fondo-sostegni per il caro energia; 1 milione andrà agli impianti sportivi e si somma ai 970 di ieri; 3 milioni, invece, saranno dirottati per i sostegni alle famiglie dei disabili per la vita indipendente; più risorse europee rimodulabili per le imprese. Questo il risultato che abbiamo ottenuto, dopo la valanga di rabbia e fango che Marsilio ha scaricato sul nostro ruolo e sulle nostre richieste solo perché ritenevano priorità gli interessi di gran parte della popolazione abruzzese, in difficoltà e vulnerabile”, così i consiglieri del Pd, Abruzzo in Comune, Gruppo Misto e Legnini Presidente in conferenza a Pescara dopo il Consiglio finito a notte fonda. “Siamo rimasti mobilitati, recependo le istanze anche dei sindacati e tornando a chiedere, stavolta con un emendamento mirato, sostegni e aiuti resi possibili da coperture certe sia per il 2022, che per gli anni a venire. Questo emendamento, presentato la settimana scorsa, è stato in parte recepito nella seduta consiliare di ieri”, si legge nella nota.

 

I consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Americo Di Benedetto, Marianna Scoccia e Sandro Mariani precisano: “I fondi da noi richiesti erano di più e spalmati su più annualità, ma la nostra mobilitazione non si ferma, andrà avanti finché i sostegni non saranno maggiori, finché le famiglie e le attività economiche e commerciali non riceveranno aiuti necessari ad andare avanti. Nonostante i nostri sforzi non siamo riusciti a includere nell’emendamento i contributi che destinavano risorse per il turismo invernale a strutture ricettive di sei paesi montani quali: Salle, Abbateggio Lettomanoppello, San Valentino, Sant’Eufemia e Roccamorice. Si chiedevano 50.000 euro da destinare ad attività di accoglienza di questi centri e che si aggiungessero ai 150.000 che per due anni consecutivi sono destinati alla sola Caramanico per le Feste natalizie. Una cifra, quella da noi proposta, pensata per alberghi e B&B e altre strutture, a titolo di ristoro delle perdite derivanti dalla mancata riapertura delle Terme che davano economia a tutto il comprensorio, rimasto senza alcun sostegno e anche per equità, affinché tutta l’area potesse essere sostenuta”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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