Avviare “un filo diretto con il Ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, per promuove un tavolo di confronto al Ministero e affrontare la questione dello stabilimento Hatria di San Nicolo’ a Tordino nella sua interezza”. E’ l’impegno assunto, in una nota, dal consigliere regionale Giorgio D’Ignazio e dal parlamentare Paolo Tancredi. “Non dimentichiamo, infatti – dice D’Ignazio, che se l’urgenza dell’intervento si focalizza necessariamente sui licenziamenti (55 quelli preannunciati dalla societa’), la situazione d’incertezza sul futuro dello stabilimento di San Nicolo’ si ripercuote anche sugli operai che verranno confermati nel posto di lavoro”. All’Hatria di Sant’Atto storica azienda teramana produttrice di sanitari i lavoratori da settimane protestano contro i 55 licenziamenti preannunciati dall’azienda. La procedura per i licenziamenti collettivi scadra’ il 15 ottobre. Nei giorni scorsi i lavoratori avevano ricevuto la visita dell’ex leader Fiom ed oggi esponente della segreteria nazionale della Cgil Maurizio Landini, mentre il 5 ottobre scorso davanti ai cancelli dell’azienda si era svolta un’assemblea pubblica cui avevano preso parte anche il vice presidente della Regione Giovanni Lolli, il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, i sindaci di Teramo, Bellante, Torricella Sicura, Notaresco, Castellalto, Penna sant’Andrea, i consiglieri regionali Leandro Bracco, Giorgio D’Ignazio e Sandro Mariani, il vescovo Michele Seccia
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