Il mercato italiano delle auto si avvia al recupero dei volumi persi nel 2022. Nel primo bimestre 2023 la crescita cumulata è del 18,2% con 258.689 veicoli nuovi rispetto ai 218.768 di gennaio-febbraio 2022, grazie anche al graduale ripristino delle forniture e delle consegne dei modelli. È quanto rileva l’Unrae in una nota, commentando i dati Auto. In questo quadro, ricorda l’associazione delle case automobilistiche estere che operano in Italia, c’è stato il voto del Parlamento Ue sullo stop alla vendita motori endotermici dal 2025. In attesa di quello al Consiglio europeo, «l’industria automobilistica è pronta a raccogliere la sfida delle emissioni zero in applicazione del principio della neutralità tecnologica. Ma tale obiettivo potrà essere raggiunto solo attraverso un coordinamento stabile e programmato tra industria, mercato e istituzioni e attraverso i necessari sostegni», dichiara Michele Crisci, presidente Unrae. Senza queste condizioni, l’Italia rischia di diventare il fanalino di coda in Europa e di trasformarsi in un paese di serie B, con seri problemi a livello industriale e occupazionale
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