Legambiente, città italiane lontane dagli obiettivi di riduzione delle emissioni

Le città italiane sono ancora lontane dagli obiettivi di mobilità, riduzione delle emissioni e sicurezza fissati al 2030. E’ in sintesi quanto emerso dal bilancio finale di ‘Clean Cities’, la campagna itinerante di Legambiente in 18 capoluoghi italiani (Avellino, Bari, Bergamo, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Perugia, Prato, Frosinone, Roma, Torino, Trieste; ai quali si aggiunge la tappa spin off di Taranto). Tutte le città monitorate superano i futuri limiti di legge per la qualità dell’aria e sono in ritardo rispetto agli indici di sicurezza e all’implementazione di servizi e infrastrutture di mobilità sostenibile ma con notevoli differenze territoriali, spiega la ong. Per esempio, Catania, Perugia, Avellino e Roma hanno i tassi di motorizzazione più elevati, mentre solo Milano e Genova si avvicinano al limite Ue di 35 auto ogni 100 abitanti. Troppe città hanno registrato un numero elevato di feriti e morti in incidenti stradali, superiori alla media nazionale e sono lontane dagli obiettivi di dimezzamento delle vittime della strada al 2030 stabilito dal Piano nazionale sicurezza stradale. Inoltre, aggiunge l’associazione ambientalista, spesso presentano una scarsa offerta di trasporto pubblico e mancano di alternative adeguate come i mezzi in sharing. Tendenza ravvisabile, soprattutto ad Avellino, Palermo, Prato, Perugia, Pescara, Catania e Napoli. Per quanto riguarda l’estensione della rete stradale a velocità ridotta (30 km/h), in generale si è molto lontani dagli obiettivi indicativi che Legambiente propone al 2030, pari all’80% delle strade urbane.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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