Forti disparità territoriali sul Fascicolo sanitario elettronico per il quale solo il 41% dei cittadini ha fornito il consenso: dall’89% dell’Emilia-Romagna all’1% di Abruzzo, Calabria, Campania e Molise. Lo rileva un report della Fondazione Gimbe presentato in occasione del 19 Forum Risk Management di Arezzo. A livello nazionale sono messi a disposizione degli utenti il 79% dei documenti. Il Lazio è l’unica Regione che include nel Fse tutte le tipologie di documenti previsti dal decreto del ministero della Salute del 7 settembre 2023, mentre le altre Regioni presentano livelli di completezza variabili: dal 94% del Piemonte al 63% di Marche e Puglia.
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