Dazi e caro energia preoccupano gli imprenditori, in Abruzzo rincari per 309 milioni

Gli imprenditori italiani stanno manifestando una crescente preoccupazione, non solo per gli effetti deleteri che l’introduzione dei dazi imposta dall’amministrazione Trump potrebbe avere sulle nostre esportazioni, ma soprattutto per l’impennata dei costi energetici che rischiano di arrecare un danno economico all’intero sistema imprenditoriale italiano. Se quest’anno il prezzo medio del gas dovesse attestarsi sui 50 euro al MWh, l’Ufficio studi della Cgia stima un aggravio rispetto l’anno scorso di 14 miliardi di euro. Inoltre, e’ importante considerare che il combinato disposto di queste due problematiche potrebbe addirittura condurre l’economia italiana verso una fase di stagflazione. Qualora tale scenario dovesse materializzarsi, ci troveremmo di fronte a una situazione particolarmente critica.

A livello regionale, visto che la maggioranza delle attività produttive e commerciali sono ubicate al Nord, i rincari relativi al 2025 di luce e gas interesseranno, in particolare, le aree che presentano i consumi maggiori sono la Lombardia con un aggravio di 3,2 miliardi di euro, l’Emilia Romagna con +1,6 miliardi, il Veneto con +1,5 e il Piemonte con +1,2. Sull’incremento di costo previsto per quest’anno che, ricordiamo, a livello nazionale dovrebbe essere pari a 13,7 miliardi, 8,8 (pari al 64% del totale), saranno in capo alle aziende settentrionali. L’Abruzzo – secondo la Cgia – registrerà un incremento delle bollette per le imprese pari a 309 milioni, con un incremento in percentuale del 19,4%. 

Cgia stima che per l’anno corrente il costo complessivo delle bollette possa gravare sul sistema imprenditoriale italiano per ulteriori 13,7 miliardi di euro rispetto al 2024, corrispondente a un incremento del 19,2 per cento. La spesa totale prevista raggiungerebbe quindi gli 85,2 miliardi: di questi 65,3 miliardi per l’energia elettrica e 19,9 miliardi per il gas. Tali stime provengono dall’Ufficio studi della Cgia e si basano sull’ipotesi di un prezzo medio dell’energia elettrica nel 2025 fissato a 150 euro per MWh e del gas a 50 euro per MWh; mantenendo cosi’ un rapporto di tre a uno tra le due tariffe come osservato nei bienni precedenti. Per quanto concerne i consumi energetici si fa riferimento ai dati del 2023 con l’assunzione che essi rimangano costanti nei successivi due anni. Analizzando questo ulteriore onere stimato in 13,7 miliardi di euro per quest’anno risulta evidente che quasi 9,8 miliardi (+17,6 per cento rispetto al 2024) riguarderebbero l’energia elettrica mentre i restanti 3,9 miliardi (+24,7 per cento) il gas.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Federsviluppo lancia roadshow dedicato alle Pmi, prima tappa a Pescara

Dal prossimo mese di settembre, Federsviluppo l’associazione dedicata alle Pmi e agli artigiani presentera’, in …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *