Uil Abruzzo, incontro su “Lavoro pubblico e riforme: verso un nuovo equilibrio di sistema” a Pescara

Un confronto ampio sul lavoro pubblico e sull’importanza che riveste all’interno del sistema sociale italiano e regionale. Questo il tema dell’incontro organizzato da Uil Abruzzo, dal titolo “Lavoro pubblico e riforme: verso un nuovo equilibrio del sistema” svoltosi a Pescara.

In Italia ci sono attualmente 5,7 impiegati pubblici ogni 100 abitanti, contro i 6,1 della Germania, i 7,3 della Spagna e gli 8,3 della Francia. L‘età media lavorativa nel pubblico impiego, che nel 2001 era di circa 45 anni, nel 2025 si attesta a quasi 51 anni. Per quanto riguarda le retribuzioni medie della pubblica amministrazione, sono di circa 1000 euro mensili sotto la media dell’Unione Europea e questo nonostante l’aumento degli stipendi pari al 23% negli ultimi dieci anni.  Ciò significa, secondo la Uil, che é necessario potenziare il pubblico impiego con nuove riforme basate su assunzione di personale giovane, su adeguati aumenti contrattuali e sul rispetto dei diritti dei dipendenti del settore pubblico. Sia riguardo al potere d’acquisto perduto sia in relazione alla garanzia del benessere lavorativo basato su una corretta contrattazione aziendale, a tutela dei lavoratori ma anche per dare una corretta risposta ai cittadini che quotidianamente si rivolgono ai vari settori del pubblico.

Al convegno hanno partecipato: Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo; Fabrizio Truono, segretario organizzativo Uil Abruzzo;  Rita Longobardi, segretaria generale Uil Fpl; Antonio Alfiero Di Giammartino, segretario Uil Fpl Abruzzo;  Attilio Bombardieri, segretario generale Uil Rua; Valentino Barattucci, segreteria Uil Rua Abruzzo; Sandro Colombi, segretario generale Uilpa; Vincenzo Mupo, segretaria Uilpa Abruzzo;  Giuseppe D’Aprile,  segretario generale Uil Scuola;  Fabiola Ortolano, segretaria Uil Scuola Abruzzo.

Per Giuseppe D’Aprile, segretario generale Uil Scuola: “I dati diffusi dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro confermano una realtà che denunciamo da tempo: le retribuzioni in Italia sono troppo basse e il potere d’acquisto è in costante calo. Dal 2008 a oggi, gli italiani hanno perso quasi il 9% del loro potere di spesa, mentre in Francia e Germania si è registrato un aumento significativo. È una situazione inaccettabile che frena la crescita del Paese e penalizza tutti i lavoratori, a partire da quelli della scuola.”

Le conclusioni dell’incontro sono state affidate al segretario generale Uil Abruzzo Michele Lombardo che ha ribadito: “Le lavoratrici e i lavoratori dei settori del pubblico impiego, dalla sanità alla scuola, all’amministrazione e all’università consentono al Paese non solo di andare avanti ma di continuare ad avere dei servizi pubblici all’altezza della situazione. Perciò chiediamo che si chiudano al più presto i contratti collettivi di pubblica amministrazione, sanità e scuola, dando il giusto riconoscimento economico e normativo ai lavoratori. Sosteniamo con forza l’idea di contratti collettivi nazionali di lavoro del pubblico impiego complessivamente preso. Il pubblico impiego ha un ruolo importante nel panorama sindacale nazionale e locale, è necessario rappresentare al meglio le lavoratrici e i lavoratori in Italia e in Abruzzo”.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Infortunio sul lavoro nel Teramano per una precaria, la Fiom Cgil denuncia la mancanza di formazione

Un nuovo caso di infortunio sul lavoro per una lavoratrice precaria è stato denunciato in …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *