A Roma performance di Iomidifendo. Sul palco di piazza del Popolo la dimostrazione applaudita di difesa personale.

A Roma performance di Iomidifendo. Sul palco di piazza del Popolo la dimostrazione applaudita di difesa personale.

Sul palco i maestri che hanno animato la performance di autodifesa personale. Niente timori per Franco Ribello, Mario Trotta, Stefano Narciso e Federica Francesca Caglio, anche di fronte ad un pubblico delle grandi occasioni, con una piazza del Popolo a Roma colma per l’evento politico clou, il comizio elettorale di Fratelli d’Italia per il candidato sindaco Michetti e della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. L’idea di presentare le tecniche di difesa è stata dell’associazione Iomidifendo, nata ad Ortona per promuovere quelle tecniche della tutela personale con l’utilizzo di dispositivi al capsicum, comunemente chiamati: “pistole al peperoncino”. Il gruppo di Maestri, – tutti con alle spalle una consolidata esperienza sportiva, agonista e di arti marziali – è stato invitato per una dimostrazione del suo sistema di autodifesa. In una piazza del Popolo curiosa e attenta hanno potuto dimostrare, seppur con un tempo a disposizione di pochi minuti, di fronte un pubblico di 10 mila persone, alcuni dei concetti e delle strategie del sistema Iomidifendo nella difesa personale per le donne, gli uomini e le forze dell’ordine. 
Molto convincente le spiegazioni offerte e la visione del gruppo improntata alla legalità ed al rifiuto di ogni forma di violenza.
“L’associazione”, si ricorda in una nota di presentazione, “negli ultimi 5 anni, ha aiutato circa 400 donne ed una sessantina di uomini a tutelare la propria vita grazie a questi dispositivi e ad un addestramento specifico, ed è particolarmente attiva nella tutela delle donne, sopra tutto in questi tempi in cui il femminicidio è diventato un fenomeno dilagante ed estremamente allarmante”.
La missione della Iomidifendo è quella di diffondere la cultura dell’autotutela e la conoscenza delle leggi che regolamentano la difesa personale. “Fornendo al contempo gli strumenti”, spiegano i promotori, “per esercitare questo diritto senza arrecare danni fisici permanenti agli aggressori, grazie ai dispositivi al capsicum, ma arrestando immediatamente l’azione criminale e permettendo agli aggrediti di aver salva la vita”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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