“È il momento di recuperare il tempo perduto a causa del governo Conte, del ministro Costa e del vice Morassut. Il Consiglio di Stato ha confermato per l’ennesima volta che il responsabile dell’inquinamento delle discariche 2A e 2B è la multinazionale Edison come, con profondo ritardo, aveva individuato la Provincia di Pescara. Non ci sono più alibi. Ci auguriamo che ora il nuovo ministro desista dal ricorso in Consiglio di Stato dopo aver perso al Tar e finalmente proceda con la consegna del cantiere alla ditta aggiudicatrice dell’appalto per la bonifica delle discariche 2A e 2B, agendo in danno ad Edison in base a quanto confermato dal Consiglio di Stato. Chi inquina paga”.
Lo affermano Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Corrado Di Sante, segretario federazione di Pescara del Partito della Rifondazione Comunista.
“È questa la notizia che i cittadini di Bussi e della Val Pescara attendono: la rimozione integrale dei rifiuti come prevedono gli elaborati oggetto della gare che il Ministero colpevolmente ha revocato facendo un favore alla multinazionale Edison che propone il tombamento dei rifiuti in loco. Il governo Draghi e il nuovo ministro sono dalla parte dei cittadini o dalla parte della multinazionale Edison? Il tempo è scaduto si parta con la bonifica. 14 anni di attesa sono davvero troppi è intollerabile che gli inquinati continuino a fuoriuscire sia dalle discariche che dal sito industriale per le inadempienze di inquinatori e governo”.