
“L’emissione di prestiti obbligazionari da parte di Regioni ed enti locali è disciplinata dall’art. 35 della l. 23.12.1994 n. 724 che ha esteso la facoltà a tutti gli enti locali territoriali di emettere titoli obbligazionari, inoltre questa legge è stata notevolmente integrata nel corso della XIV legislatura, a partire dalla legge finanziaria per il 2002, che con l’articolo 41 ha introdotto una serie di misure volte a garantire l’efficienza e la flessibilità degli strumenti di finanziamento degli enti territoriali sul mercato dei capitali, allo scopo di diminuire il costo del debito, contenere la leva finanziaria e l’esposizione ai rischi finanziari. In questo momento la regione Abruzzo potrebbe valutare l’emissione di Bond regionali sull’esempio della regione Lombardia che oggi utilizza i bond regionali per finanziare il sostegno agli investimenti e accompagnare l’economia regionale all’uscita dal Covid per circa 3 miliardi di euro. Nell’attuale contesto la riduzione dei trasferimenti dall’alto ed una limitata autonomia finanziaria, impediscono, molto spesso l’attuazione dei piani di investimento regionali ; se a questo si aggiunge un elevato grado di rigidità di bilancio, è evidente la difficoltà per il reperimento di risorse.
L’emissione di Bond regionali come strumento di finanza innovativa rappresenta la fonte dalla quale approvvigionarsi sopratutto per finanziare infrastrutture. Conclude Carbone l’emissione di “Bond Abruzzo” rappresenta una valida soluzione non solo dal punto di vista economico-finanziario, approfittando dei corsi dei tassi in discesa e del conseguente risparmio netto in sede di emissione sul pagamento degli interessi sul prestito, ma soprattutto per la possibilità di attuare ulteriori risparmi, ripagando con il denaro raccolto le passività in corso che sicuramente hanno onori maggiori”.