L’estate scorsa, il decreto legge “semplificazioni” ( n.76 del 16/07/2020 ) ha introdotto modifiche al Codice della Strada consentendo l’installazione di autovelox fissi anche nelle strade urbane, in deroga al D. L. n. 121/02 che consentiva il posizionamento di autovelox solo sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali. Conseguentemente, l’amministrazione comunale di Pescara ha installato l’autovelox su Via di Sotto e nell’occasione ha ridotto il limite di velocità, che nel tessuto urbano era già fissato a 50 Km/h, a 30 Km/h”“L’aver ridotto il limite di velocità in modo assurdo ed ingiustificato ha esposto i cittadini, che certamente non sono pirati della strada, a centinaia di multe. Rispetto a questa pratica che spesso viene adottata dai Comuni, tanto per fare cassa, è tuttavia sempre possibile verificare, con ricorso al Giudice di Pace, la legittimità dei provvedimenti sanzionatori adottati soprattutto quando si arriva, come è successo a Pescara, alla notifica di 15.000 multe in soli 30 gg”.Così Donato Fioriti, pres. Contribuenti Abruzzo (CRUC Regione Abruzzo) e l’avvocato Concetta Spadaccini del team legale ad hoc.“Fermo restando che la valutazione va fatta caso per caso -sottolinea l’avvocato Spadaccini – in linea di principio è necessario verificare se l’installazione dell’autovelox sia conforme alle norme del CdS oltre che al decreto che emesso dal Prefetto ex art. 4 del D.L. 121/2002, il quale non dovrebbe limitarsi ad autorizzare l’installazione del sistema di rilevamento automatico, ma dovrebbe anche indicare il limite di velocità più adeguato, considerato che il limite minimo dei 50Km/h posto nei centri urbani non può essere arbitrariamente modificato”.
“Altri aspetti da considerare- aggiunge Concetta Spadaccini- riguardano il posizionamento della segnaletica, che deve osservare distanze adeguate rispetto alla collocazione dell’autovelox, la presenza di intersezioni o di immissioni laterali sulla strada e, non da ultimo, la verifica che la multa sia stata elevata a seguito di “contestazione immediata” da parte degli organi accertatori non essendo credibile che in un contesto come quello urbano sia necessario ricorrere ad una ingiustificata contestazione differita”.“L’associazione dei consumatori Contribuenti Abruzzo , componente della Consulta Regionale utenti e Consumatori della Regione Abruzzo, conclude il presidente Donato Fioriti – si pone a disposizione dei cittadini per la pre valutazione gratuita della sanzione ricevuta e, nell’eventualità del ricorso, per la tutela legale in tutte le sedi necessarie, in modo convenzionato e calmierato economicamente, grazie all’ausilio del team legale ad hoc, guidato dall’avvocatessa Concetta Spadaccini. Per informazioni e valutazioni, la mai dedicata: cipas.eu@gmail.com.”
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