Condannato per aver maltrattato la moglie minacciandola di morte, scagliandole contro oggetti e arredi e suppellettili di casa, offendendola anche in presenza dei figli minori. Un uomo di 36 anni di Pescara è arrivato a picchiarla con calci e pugni, umiliandola attraverso il mancato sostegno economico nei confronti suoi e dei figli piccoli.
Il Tribunale di Pescara, per questi fatti, lo ha condannato l’8 marzo del 2018 a due anni e sei mesi per i reati di maltrattamenti contro familiari o conviventi e violazione degli obblighi di assistenza familiare. Nella giornata di ieri, la Volante della questura di Pescara ha notificato all’uomo l’ordine di esecuzione della pena emesso dal Tribunale di Pescara, con il quale viene disposta l’espiazione dell’intera pena in carcere