Ortona, i consiglieri di opposizione: Niente aiuti agli agricoltori per non toccare fondi manifestazioni

“Il disinteresse per l’economia del territorio sta raggiungendo livelli francamente inaccettabili a cui aggiunge un totale disinteresse ai problemi dei cittadini, a questi si unisce anche la rinuncia di Ortona a ricoprire un ruolo guida nel territorio. Tutto in questa città si riconduce a feste e fiere, concerti e luminarie, come se la qualità della vita si misurasse esclusivamente con il metro del divertimento”. È quanto affermano i consiglieri comunali di opposizione Ilario Cocciola, Angelo Di Nardo, Franco Vanni, Gianluca Coletti, Simonetta Schiazza, Lucia Simona Rabottini, Antonio Sorgetti ed Italia Cocco, dopo l’incredibile decisione della maggioranza di bocciare in particolare l’ordine del giorno che impegnava l’amministrazione a recuperare fondi a sostegno del comparto vitivinicolo, pur di non toccare la corposa somma destinate alle manifestazioni, peraltro di bassa qualità. Siamo di fronte ad uno stato di sofferenza evidente dei nostri agricoltori al quale non si è voluto, intenzionalmente, dare risposta. Ancora una volta, come già accaduto per la Tari. “Sono inutili, oltre che fastidiose, le stonate giustificazioni del sindaco quando, via social, afferma che ‘Il comparto agricolo ortonese merita di più, con misure importanti ed incisive’ – sostengono i consiglieri di opposizione -. Più una presa in giro, la sua, che una contro proposta.  Il comparto ha bisogno di misure importanti, eppure il gruppetto di governo del duo Canosa/Castiglione, autocelebrativo anche sul nulla, trova ogni tipo di scusa per non dare il minimo. Signor Sindaco, lei e la sua risicata maggioranza avete perso il contatto con la vita reale. Le difficoltà sono evidenti e solo il suo cerchio magico non se ne avvede. Ribadiamo: il sostegno è necessario e per essere utile deve essere anche immediato. Ci vuole poi coraggio, davvero, a mettere di nuovo sul tavolo la questione della Tari: per due anni e in un momento di particolare disagio. Ricordiamoci che gli agricoltori sono stati costretti dall’amministrazione Castiglione a pagare somme non dovute addirittura riferite anche per la fase di crisi Covid ed oggi devono impegnarsi nel chiedere un rimborso, quando basterebbe un semplice automatismo dell’Ente. Magari dovrebbero essere anche grati a chi, per non ascoltare i documentati consigli dell’opposizione, ha messo in piedi tutta questa partita”.

“E’ stata incivile la vicenda Tari, ora aggravata dall’ incredibile precisa volontà di non voler consentire la sospensione delle imposte comunali ad operatori che stanno affrontando una fase economica complessa. – proseguono i consiglieri – Potrebbe anche essere solo una boccata d’aria (ma almeno noi facciamo proposte serie) ma consentirebbe di mantenere un margine economico, seppur piccolo, per affrontare con spirito di vicinanza istituzionale i tempi in attesa delle tanto vantate soluzioni strutturali. Sospendere i tributi e consentire la restituzione con rateizzazione, a partire dal 2025, sarebbe stato un aiuto concreto, forse più dell’andare a trattare con le banche (che certo non regalano somme) per l’erogazione di finanziamenti, operazione che oltretutto non sarebbe preclusa”.

 “A proposito di regali… vogliamo dirci come sono stati utilizzate le risorse recuperate dalla rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti, risorse che avrebbero potuto destinare proprio al sostegno del comparto vitivinicolo? Naturalmente sono andate per la maggior parte ad eventi e manifestazioni. A cui non siamo certo contrari (ma lo siamo nel metodo e nella qualità) ma che non possono rappresentare l’attività principale su cui un’amministrazione come quella di Ortona impegna fondi ed energie”, concludono i consiglieri.

Un cenno lo vogliamo fare anche sulla rottamazione delle cartelle esattoriali comunali e sulla vicenda Stazione di Tollo. Nel primo caso, quello fiscale comunale, il sindaco non dice che se non fosse stata per questa opposizione in consiglio comunale la proposta non sarebbe approdata in alcun modo e l’idea di essere presenti con un emendamento certifica solo la loro totale incapacità di azione, affidata come dichiarazione di fedeltà politica al neo acquisto in ansia da prestazione. Altra questione la Stazione di Ortona Nord. Diciamolo, ha vinto la linea dettata, anche sui social, dal sindaco ombra, più intenta a non disturbare gli amici che domani potrebbero tornarle utili per appagare il suo inutile ego, che a rivendicare con orgoglio il ruolo comprensoriale di Ortona ed anche la titolarità sul suo territorio. Fin da subito ha osteggiato una proposta che in qualsiasi luogo sarebbe normale, non pensando che così ha anche voltato le spalle ad un progetto turistico di tipizzazione della zona Nord di Ortona, anche sotto l’aspetto della sua denominazione e dei servizi da rendere.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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