Pescara ricorda i martiri di Colle Orlando

 Carlo Alberto Di Berardino, 40 anni ragioniere presso le fonderie Camplone, Marco Di Giacomo, 51 anni, contadino e padre di 8 figli, Giuseppe Mancini, operaio di 50 anni, furono trucidati il 13 ottobre del 1943 nelle campagne di Colle Orlando dalle truppe nazifasciste. La cerimonia per ricordare il loro martirio si e’ svolta nei pressi del cippo a loro dedicato al cospetto di una partecipazione numerosa ha visto la presenza del vice sindaco Antonio Blasioli, il Presidente del Consiglio Comunale Francesco Pagnanelli, il responsabile dell’ANPI di Pescara Pescara Luca Prosperi, il consigliere Vincenzo D’Incecco, i famigliari delle vittime, che sono parte attiva nella coltivazione della memoria dei tre pescaresi e di quei fatti. “Questo e’ un appuntamento che vogliamo onorare perche’ parla di morti atroci che non possono essere dimenticate – cosi’ il vice sindaco Antonio Blasioli – Sono stati anni pesanti per la nostra citta’, che era appena uscita da bombardamenti che l’avevano piegata, distrutta, annientata. Non dobbiamo dimenticare questi tre uomini le cui vita si sono interrotte in modo inatteso e ingiusto e li ricorderemo sempre perche’ attraverso le loro vite impariamo a costruire un futuro capace di dire no alla guerra”. “Dobbiamo condividere un futuro di pace perche’ veniamo da un passato doloroso – aggiunge il presidente del Consiglio Comunale Francesco Pagnanelli – L’Amministrazione ha una strada aperta alla memoria e continuera’ a contribuire alla conoscenza del nostro passato, dobbiamo consegnarlo ai giovani perche’ appartiene loro e serve al loro futuro” “A lungo questi tre nomi non sono stati ricordati – dice Marco Di Giacomo, nipote di uno dei tre uomini fucilati nel ’43 – Noi parenti abbiamo comunque ogni anno fatto di tutto perche’ questa data non passasse senza ricordo, in pochi sapevano quello che e’ accaduto qui, i loro nomi non sono negli elenchi ufficiali delle vittime e io ho partecipato alla redazione dell’Atlante delle Stragi perche’ il loro sacrificio venisse conosciuto, insieme all’atrocita’ della loro morte”. L’Anpi ha annunciato la lunga serie di iniziative in Provincia per ricordare i 32 eccidi perpetrati dalle truppe tedesche nell’inverno 43-44, che hanno portato a oltre 60 vittime. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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