Sevel, Fiom Cgil Chieti: carenza di un sistema produttivo e organizzativo di FCA

“Quello che sta accadendo alla Sevel parte da un incidente mortale avvenuto a Cassino, questo non può e non deve passare in secondo piano e per questo è corretto che gli enti preposti svolgano il proprio lavoro nel rispetto della vittima e dei familiari. La situazione del fermo produttivo della Sevel denuncia la carenza di un sistema produttivo e organizzativo di FCA”. Lo afferma  Alfredo Fegatelli, Seg. Gen. FIOM CGIL CHIETI.

“Questa tragedia ha evidenziato la fragilità di un sistema produttivo che vede coinvolti non solo i lavoratori Sevel ma migliaia di lavoratori dell’indotto. Va aperta una riflessione sul futuro della Sevel a partire dal sistema di forniture che deve vedere sempre più investimenti nel nostro territorio e un miglior sviluppo dell’indotto. Infine, se non verrà avviato un confronto serio con FCA sul nuovo furgone, quello che stiamo vivendo in questi giorni potrà avvenire tra qualche anno e le responsabilità saranno da attribuire alla mancanza di strategie e progetti industriali da parte di FCA nonchè alla politica regionale che non riesce a guardare al futuro”.

 

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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