8 marzo. La sfida pari opportunità nelle Forze Armate, ecco libro Dire: Ritratti di donne in armi, edito dalla Difesa


Una copertina rosso fuoco, come il colore che denuncia la violenza contro le donne. Un reportage, foto e interviste di donne soldato e contributi della scrittrice Dacia Maraini che intervallano queste storie che l’agenzia Dire ha documentato sul campo per lo speciale ‘Donne in Armi’, diventato un libro edito della Difesa e presentato oggi pomeriggio per l’8 marzo in una diretta Fb moderata dal direttore della Dire, Nico Perrone. Hanno partecipato la chair del W20 Linda Laura Sabbadini, il Ten. Colonnello Rosa Vinciguerra, Capo sezione Pari opportunita’ della Difesa; Luisa Del Turco, esperta Politiche Donne Pace e Sicurezza; Simona Lanzoni, vicepresidente Pangea e Silvia Mari, responsabile della redazione Donne e autrice del libro.

Il terreno delle “pari opportunita’ in un mondo appannaggio per consuetudine storica degli uomini, in cui la performance fisica e’ decisiva e ovviamente ancorata a differenze biologiche di genere, insieme allo scardinamento degli stereotipi che la donna soldato rappresenta- ha detto l’autrice- ha rappresentato un inedito, un simbolico ancora poco esplorato che la nostra redazione, nata per parlare di donne, non poteva trascurare”.
Ed e’ a tutti gli effetti un argomento “sfidante” come lo ha definito il Tenente Colonnello Vinciguerra perche’ “le prove fisiche diversificate- ad eccezione delle Forze Speciali- possono rappresentare anche una difficolta’ nel tempo, perche’ il militare deve essere per sua missione pronto e subito per l’azione o quel che non riesce ad affrontare si scarichera’ sugli altri della squadra. Allo stesso modo- ha puntualizzato- sulle donne soldato, che possono far tutto come i loro colleghi, c’e’ pero’ un problema di welfare, lo stesso di tutta la societa’ per il quale la Difesa e’ attiva con asili nido nelle basi militari o con ludoteche, ad esempio”.

E proprio il welfare e’ stato il centro dell’intervento di Linda Laura Sabbadini, chair 20: “Le donne delle Forze Armate vivono nel mondo non solo in Forza armata e le difficolta’ non sono affatto poche. Il tema della conciliazione e’ molto piu’ forte per loro che in altri settori- ha sottolineato- E questa pandemia poi ha portato ad una crisi del lavoro di cura. Rifondiamo il nostro welfare, non perdiamo questo treno”.
(SEGUE)  Un aspetto cruciale del libro ‘Ritratti di donne in Armi” e’ stato dedicato al ruolo delle donne nelle missioni di pace e nei teatri operativi, quindi alla risoluzione ONU 1325.

“Le donne possono portare un loro stile nella gestione del conflitto diverso- ha detto l’esperta Luisa Del Turco- E i contingenti italiani hanno un approccio in queste missioni che tende a favorire il dialogo sul campo e ora- ha aggiunto- i diversi contingenti internazionali si stanno sfidando per investire nel dialogo con i movimenti sociali locali che nascono dal basso, come in Iraq e in Libano”. Oggi l’obiettivo ha ribadito e’ “l’aumento delle donne ai tavoli negoziali”.

Simona Lanzoni, vicepresidente Pangea, impegnata per i diritti delle donne con uno sguardo sempre attento al profilo multiculturale, ha raccontato la sua esperienza in Afghanistan come cooperante: “Sono arrivata in quel Paese subito dopo il regime talebano e non c’era nulla. Ho visto quanto fosse prezioso il supporto dei militari anche per le organizzazioni civili operanti in loco e le donne nei teatri operativi sono fondamentali per il dialogo con le comunita’”.

Una professione, quella militare, che non si regge solo sul singolo, che non puo’ prescindere “dalla vocazione per gli altri”, come ha ribadito Vinciguerra, perche’ “per l’altro- ha concluso- si giura di dare la propria vita”.  A fine mese il libro sara’ acquistabile sui canali web e social della Difesa.

 Fonte «Agenzia DIRE» 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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